Kiril Stoychev, presidente dell’Associazione astrologica bulgara
Il rapporto è stato presentato per la prima volta il 10 novembre 2019 alla prima conferenza europea sull’astrologia, Varna, Bulgaria.
Traduzione italiana: Nadezhda Shineva
La creazione dello Zodiaco è nascosta dietro le quinte da migliaia di anni, passati dal momento della sua concezione. Oggi molte persone confondono i due termini “costellazioni zodiacali” e “segni zodiacali”, non sapendo neanche dell’esistenza dei due Zodiaci, quello Siderale e quello Tropicale. Anche per gli astrologi che fanno la differenza tra i due Zodiaci e che sono in grado di spiegare i concetti, la loro origine rimane sconosciuta.
Definiamo per prima i due termini:
Costellazioni zodiacali – E’ un gruppo di 12 costellazioni, denominate Ariete, Toro, Gemelli fino a Pesci, posizionate a 8 gradi sotto e sopra dell’Eclittica. Ogni costellazione ha una dimensione diversa che varia da 20 gradi per quella più piccola (il Cancro) fino a 44 gradi per quella più grande (la Vergine) (secondo la suddivisione dei contorni delle costellazioni specificati nelle carte stellari).
Lo Zodiaco Siderale si riferisce alle stelle delle costellazioni zodiacali contenendo 12 settori di 30 gradi ciascuno che portano gli stessi nomi di quelli delle costellazioni.
Lo Zodiaco Tropicale si riferisce al movimento del Sole sull’Eclittica e аi punti solstiziali ed equinoziali che indicano l’inizio delle stagioni nel ciclo annuale. Lo Zodiaco Tropicale contiene 12 settori di 30 gradi ciascuno, portando gli stessi nomi delle costellazioni con inizio nel punto di Equinozio di Primavera dove l’Eclittica attraversa l’Equatore Celeste, a 0° dell’Ariete.
A causa della Precessione terrestre, esiste un disallineamento tra Lo Zodiaco Tropicale e quello Siderale di 1 grado il quale si verifica ogni 71,5 anni. I due zodiaci si sovrapponevano completamente nel 221 d.C.
Gli astrologi che seguono le tradizioni dell’astrologia classica moderna, influеnzati maggiormente dallе osservazioni di Claudio Tolomeo, usano lo Zodiaco Tropicale senza mettere in discussione la sua affidabilità e validità. Tolomeo (e prima di lui Ipparco Astrologo di Nicea) trasferì i nomi delle costellazioni zodiacali (i quali furono già usati per i segni dello Zodiaco Siderale) sui 12 settori dello Zodiaco Tropicale. Tuttavia non è stato Ipparco quello che crea lo Zodiaco Tropicale. L’idea di questo Zodiaco è nata alcuni secoli prima. Quello che sappiamo con certezza che all’astrologo greco Eutemone (circa 432 a.C) si attribuisce la prima idea del cerchio tropicale zodiacale il ché rispetta il movimento annuale del Sole (dal greco antico “tropikos” “rotazione”, “rivolgimento”).
Basandosi sulla sua osservazione di una serie di Solstizi, lui pubblicò un calendario stellare in cui sono segnati i momenti degli Equinozi e degli Solstizi, il sorgere e il tramontare delle stelle fisse con le indicazioni specifiche relative alle condizioni meteorologiche. Eutemone divide l’anno solare in 12 mesi che portano i nomi delle 12 costellazioni zodiacali. Il punto dello Solstizio d’Estate indica 0 gradi nel segno tropicale del Cancro e il giorno più lungo.
Se osserviamo ogni giorno il sorgere del Sole, notiamo che il punto si sposta sulla linea dell’orizzonte. Il Solstizio d’Estate rappresenta il punto più alto che il Sole può raggiungere al nordest. Da quel giorno in poi, per l’osservatore, Il Sole esegue una rotazione simbolica (Tropico del Cancro) e poi inizia a spostarsi verso est mano mano che si avanza verso l’Equinozio d’Autunno. Dopodiché, il punto del sorgere del Sole continua a spostarsi verso sudest per raggiungere durante il Solstizio d’Inverno il punto più lontano del suo tragitto sulla linea dell’orizzonte. In quel momento è il giorno più corto e Il Sole si trova a 0 gradi nel segno tropicale del Capricorno. Dopodiché Il Sole esegue una nuova rotazione simbolica e inizia a spostarsi verso est e verso il punto dell’Equinozio di Primavera. Il giorno inizia a crescere di durata e diventa uguale alla note nel punto esatto dell’Equinozio di Primavera.
Lo Zodiaco Tropicale creato da Eutemone aveva principalmente uno scopo di essere usato come calendario. Un secolo più tardi, l’astrologo babilonese Kidinnu (330 a.C.), autore del così chiamato oggi “Sistema B” (metodologia per calcolare le posizioni dei pianeti), usa uno Zodiaco nel quale mette l’Equinozio di Primavera in 8 gradi nel segno siderale dell’Ariete. Esattamente là si trovava l’Equinozio di Primavera nel momento della sua morte.
Va detto anche che i babilonesi usano uno Zodiaco Siderale simile di circa 150 anni prima di Kidinnu, nel quale l’Equinozio di Primavera è posizionato in 10 gradi dell’Ariete. Ci sono delle ipotesi che il suo ideatore fu Nabu-rimanni, un astrologo babilonese del 5 secolo a.C che creò il “Sistema A”, metodologia per calcolare le posizioni dei pianeti, predecessore del “Sistema B”. Tutti i due sistemi vengono usati nel mondo elenistico.
Come punto di riferimento per la creazione dello Zodiaco Siderale fu preso l’allineamento Aldebaran-Antares. La stella Aldebaran che si trova nel centro della costellazione del Toro fu posizionata dai babilonesi nel centro del segno zodiacale siderale del Toro (a 15 gradi). In base a questa posizione, fu definito il punto di 0 gradi del Toro sull’Eclittica. In seguito in modo geometrico l’Eclittica fu suddivisa a 12 settori uguali di 30 gradi ciascuno. Praticamente sul cielo là dove si posiziona il punto di 0 gradi dell’Ariete non esiste nessuna stella reale che indica in qualche modo l’inizio dello Zodiaco. Nonostante questo, l’Ariete è il primo segno dello Zodiaco e non il Toro. Secondo l’assiriologa Francesca Rochberg i testi più antichi (tabelle lunari) nei quali sono menzionati i segni dello Zodiaco Siderale, anziché le costellazioni, risalgono al 475 a.C (In the Path of the Moon, 2010, p.364). Questo significa che lo Zodiaco Siderale fu creato all’inizio con lo scopo astronomico per poter definire le posizioni dei pianeti, il Sole, la Luna, nonché il punto dell’Equinozio di Primavera nel sistema di coordinate.
“Lo Zodiaco dei 12 segni di settori uguali di 30 gradi fu creato in Babilonia nel 5 secolo a.C., un periodo di sviluppo dell’astronomia matematica scientifica e fu usato per effettuare calcoli astronomici e non per predire il futuro. Lo Zodiaco serviva come un sistema di riferimento per misurare lo spostamento del Sole e dei pianeti rispetto ai 12 settori di 30 gradi” Francesca Rochberg.
Facendo il confronto tra tutti i dati, possiamo notare che lo Zodiaco Siderale, nonché quello Tropicale furono ideati quasi simultaneamente nel 5 secolo a.C.
Circa 40-50 anni dopo la morte di Kidinnu nell’isola di Kos fu creata la Scuola di Astrologia dal babilonese Berosso (probabilmente uno dei studenti di Kidinnu). In questa maniera lo Zodiaco creato e usato da Kidinnu con l’Equinozio a 8 gradi nell’Ariete fu adottato dall’Antica Grecia e successivamente dall’Antica Roma e fu quello più usato nel periodo prima e per un breve periodo dopo la nascita di Christo (usato anche dall’astrologo Vettio Valente 120-190 d.C).
“La norma dell’Equinozio di 8 gradi dell’Ariete rappresenta la base di molti testi elinistici di astrologia e fu usato anche nella Tarda Antichità.” Franchesca Rochberg
In realtà, l’Equinozio non riccade più negli 8 gradi dell’Ariete dello Zodiaco Siderale (come fu nell’epoca di Kidinnu), ma ogni 72 anni si sposta con un grado (7>6>5>4>3>2>1) verso il segno siderale dei Pesci per il movimento della Terra intorno al suo asse. ( “precessione” che provocava una grande confusione nel mondo antico fino ad oggi). Quando fu creato il Calendario Juliano all’inizio dell’anno (il 1 gennaio) fu segnato in 8 gradi del segno tropicale Capricorno e non in 0 gradi il ché coincide con l’inizio dell’inverno.
Secondo una mia ipotesi, questo fatto è dovuto all’uso dello Zodiaco di Kidinnu nel quale il Solstizio d’Inverno fu in 8 gradi dello Zodiaco Siderale. Io considero che l’autore del Calendario Juliano si è confuso tra lo Zodiaco Siderale e quello tropicale, decidendo in fine di mettere l’inizio dell’anno in 8 gradi del Capricorno nello Zodiaco Tropicale. Questo è il motivo per cui oggi c’è una differenza di 8-9 giorni tra l’inizio di ogni stagione e l’inizio del suo mese corrispondente. Se si prendesse come punto di riferimento un calendario solare costruito correttamente, l’inizio di ogni mese dovrebbe coincidere con l’inizio di un segno dello Zodiaco Tropicale.
La precessione degli Equinozi rappresenta l’anticipo del momento degli Equinozi di Primavera rispetto alle stelle fisse, provocato dalla rotazione dell’asse della Terra (simile a quella di una trottola). Questo fenomeno fu scoperto e descritto da Ipparco (190 – 120 a. C.), ma ci sono pure delle ipotesi che anche Kidinnu ne fosse al corrente. Ipparco fu conosciuto nel circuito astronomico come astronomo, invece Plinio il Vecchio scrisse su di lui: “Ipparco rispetto a tutti gli altri dimostrò la parentela dell’uomo con le stelle e il fatto che le nostre anime fanno parte del Cielo.” Quella considerazione posizionò Ipparco tra i grandi astrologi. In realtà, nell’antichità, i due termini astrologo e astronomo erano identici.
Ipparco mette lo 0 gradi dell’Ariete nel punto dell’Equinozio di Primavera e delimita i Segni Zodiacali in settori di 30 gradi partendo da esso (riscopre lo Zodiaco Tropicale). Tuttavia la sua scoperta non diventa molto popolare. Più tardi riuscì a imporre il suo concetto grazie a Claudio Tolomeo e il suo lavoro Tetrabiblos, il ché diventò il testo fondamentale dell’astrologia nella Tarda Antichità e nell’Alto Medioevo. Tolomeo che conosceva bene sia lo Zodiaco Siderale, sia quello Tropicale, dette la precedenza al secondo.
Le ultime ricerche svolte sul meccanismo della Macchina di Anticitera (il primo computer analogo antico che serviva per calcolare il movimento dei corpi del Sistema Solare) dimostrano che il calcolatore usava lo Zodiaco Tropicale di Ipparco. Secondo il ricercatore PhD Nicholas Kollerstrom di University College London, lo Zodiaco usato dalla Macchina di Anticitera è quello Tropicale. Per ogni osservatore che giudica in modo imparziale diventa chiaro che Lo Zodiaco Siderale fu creato prima di quello Tropicale e che il cerchio delle costellazioni zodiacali precede la creazione dello Zodiaco Siderale.
Rimangono aperte le domande perché furono creati tre Zodiaci diversi e perché non c’è ne un altro che rappresenta il prototipo originale per tutti gli altri?
Rimane anche la questione se i nomi delle costellazioni hanno dato il significato per ogni segno zodiacale così come li conosciamo oggi o c’è un’altra spiegazione per la provenienza di questi significati? In più, non è chiaro se il significato (la caratteristica) di un segno, ad esempio l’Ariete, è legato alle costellazioni dello Zodiaco Siderale o quello Tropicale.
La risposta di queste domande fu data da Vladimir Emelianov, un scienziato russo – sumeriologo (Dottore in Scienze Storiche con la Laurea Magistrale in Filosofia) attualmente Professore nell’Università di San Pietroburgo. Non essendo un astrologo, le sue ricerche rimangono un po’ sconosciute sia per gli astrologi russi, sia per tutta la comunità di astrologia. Per questo motivo, io ho scelto di basare la mia relazione sulle sue scoperte relative all’inizio della storia dello Zodiaco che fanno luce sulle questioni discusse.
Il contributo maggiore che porta Emelianov consiste nella scoperta del legame semantico tra i nomi dei mesi del calendario sacro di Nippur e i nomi delle costellazioni del calendario siderale babilonese. Secondo il Professore, la sola fonte affidabile che può essere usata per recuperare le conoscenze sumeriche astronomiche e astrologiche è il loro calendario sacro. Il calendario, fondamentale per gli abitanti di tutta la Mesopotamia, fu creato nella Città sacra di Nippur, la sede del culto del Dio sumerico Enlil, Signore dell’universo e dell’ordine mondiale. Si tratta di un calendario solare-lunare basato su la coordinazione tra il ciclo della Luna e il movimento annuale del Sole attraverso le costellazioni zodiacali.
Il calendario conta l’inizio degli Equinozi e degli Solstizi e consiste in 360 giorni, 12 mesi e 4 stagioni. Per far coincidere i due cicli (solare e lunare) a intervalli di alcuni anni (tramite un decreto ufficiale rilasciato) si aggiungeva un tredicesimo mese. La convergenza del calendario di Nippur fu compiuta dopo il decesso della terza dinastia di Ur (circa 2017-1985 a.C) quando diventò non solo il principale ma l’unico calendario da usare in Mesopotamia. Nel XVIII secolo a.C i primi segni (lettere) usati per scrivere i mesi nippuri furono accettati come loghi relativi ai mesi corrispondenti del calendario babilonese (Cohen, 1993, 9).
Nella fine dell’epoca cassita (XII-XI secolo a.C.) furono ideati i primi nomi bilingue dei mesi, spiegando e introducendo in questo modo i nomi dei sacri mesi sumerci alla popolazione semitica che aveva dimenticato il loro significato iniziale.
Più tardi ancora, alla fine del periodo Neo-assiro, furono compilate le prime previsioni astrologiche in cui furono usati in gran parte i nomi dei mesi nipurri e i loro significati. Così in successione appare lo Zodiaco babilonese come noi lo conosciamo.
Il nome Ariete rappresenta un gioco di significati e segni cuneiformi. Nel Sumer, questa costellazione fu denominata “lu2-hunga” (“lavoratore subordinato” o anche “volontario”) e fu legata al Dio dei pastori Dumuzid. Nel tempo della creazione del calendario di Nippur, prima del sorgere del Sole al momento dell’Equinozio di Primavera, la costellazione Ariete fu sopra l’orizzonte e per questo motivo fu visibile. Questo fu considerato l’inizio dell’anno nuovo in Nippur. Secondo la tradizione, in questo momento dell’anno si sceglieva un nuovo ré. Il candidato doveva essere un volontario pronto a sfidare le forze del mondo vecchio e combatterle (combattere il sovrano precedente). Il candidato fu spesso un giovane con lo spirito di sacrificio pronto ad affrontare un doppio pericolo: essere ucciso o nel combattimento o più tardi come ré dalla mano di un altro pretendente.
Il sacrificio del volontario (molto spesso il pretendente più giovane era ucciso nel combattimento) è legato alla tradizione di offrire in sacrificio un agnello primogenito all’inizio di ogni anno.
Nel tempo i segni cuneiformi furono accorciati e il nome “lu-hunga” fu ridotto a “lu”. Il suo segno includeva un elemento grafico che rappresentava un uomo e un ariete. Il ré sacrificale e l’agnello sacrificale si uniscono in un’immagine comune quella del sacrificio dell’inizio di primavera.
Si forma la sequenza successiva “Il dio Dumuzid sofferente – pastore – ariete- ré-lavoratore subordinato” nella quale il nucleo semantico consiste nel sacrificio volontario: il pastore sacrifica l’agnello del branco, l’ariete sacrifica se stesso, il lavoratore si sottomette alla piena volontà del suo ré, il ré accetta la sua missione di sacrifica la sua vita quando il suo regno sta per terminare. In questo contesto possiamo tradurre “lu2-hunga” non solo nel senso di “lavoratore subordinato” ma anche come “volontario”.
Alcuni traduttori nei secoli successivi scelsero solo una delle interpretazioni e iniziarono a chiamare la costellazione Ariete.
Il nome del Toro è direttamente collegato con il secondo mese nippuro. In quei tempi chiamavano Toro il dio Ninurta (all’inizio conosciuto come il dio dell’agricoltura, della cura e più tardi legato alle attività della guerra) che sconfisse tutti i suoi avversari nelle sua città e dopo la battaglia sposò la donna destinata a lui. Durante quel periodo dell’anno si eseguiva il rituale dell’aratura della terra umida dopo che i fiumi si riempivano d’acqua. Il rituale portava il significato simbolico dell’atto del matrimonio. La gente portava al prato il branco dei tori e i tori che tiravano gli aratri. Il significato degli eventi durante il mese include quello della guerra, l’amore e l’aratura. Sono unite le immagini del toro feroce, di quello fecondo e quello laborioso.
Il nome dei Gemelli è legato al culto dei gemelli Sin e Nergal, nati dal matrimonio di Enlil and Ninlil nell’oltretomba.
Il nome del Cancro rappresenta un pastrocchio di significati. La levata eliaca di questa costellazione coincideva con il periodo del Solstizio d’Estate dopo il quale il Sole inizia a spostarsi indietro verso l’oltretomba. Il significato è legato anche alla semina della cerealicoltura di inizio stagione nella regione della Mesopotamia. Il grano va sotto terra nello stesso modo come il Sole inizia a scendere sempre più giù e i giorni diventano più corti. I rituali sono legati al rinvio del Dio di Primavera Dumuzid all’oltretomba e al suo cordoglio. Dumuzid rappresenta la personificazione del grano affondato nella terra e del Sole discendente.
Il nome del Leone è legato alle competizioni organizzate dai giovani della città in onore del ré-eroe Gilgamesh. Gilgamesh e Sargon cercando di far rimanere dopo di loro un ricordo immortale delle campagne militari, molto spesso furono paragonati a un leone. Questo animale rappresenta sia la figura reale (essendo il ré degli animali), sia il Sole per la sua criniera. In più, il legame tra la quinta costellazione e il quinto mese nippuro fu rappresentata nell’immagine neo-assira di Gilgamesh un piccolo leone.
Il nome della Bilancia si riferisce al rituale di purificazione della Dea Inanna che ritornò dall’oltretomba dove cercava disperatamente Dumuzid.
La Bilancia rappresenta il simbolo dell’Equinozio d’Autunno quando il giorno è uguale alla notte. Nella tradizione sumerica è il giorno del Giudizio imposto dal Dio Sole per i vivi e i morti. Inoltre, indica anche il tempo di porgere omaggi ai giudici dell’aldilà.
In questo modo per ognuno dei segni, il Professore Emelianov spiega la corrispondenza tra le stagioni e i rituali di ogni mese del calendario nippuro rispetto al nome della costellazione che ha la levata eliaca durante il mese relativo.
Grazie alle ricerche del Prof. Emelianov possiamo dire con certezza che i rituali e le attività svolte nel Sumer antico 2000 anni a.C hanno un ruolo importante nella denominazione delle costellazioni zodiacali (Ariete, Toro etc). Gli eventi sulla Terra sono dettate dalla posizione del Sole e dalle sue caratteristiche durante ogni stagione. Proprio questi eventi formano le proprietà e le qualità attribuite alle costellazioni e non vice versa come considerano molte persone.
Nel calendario troviamo anche il significato dei segni opposti, un fatto ben conosciuto dall’astrologia. I mesi del primo e del secondo semestre del Calendario di Nippur hanno dei significati opposti ma anche complementari:
I mese — VI mese — (Ariete – Bilancia) – inizio del mondo, giudizio del mondo
II — VIII — (Toro – Scorpione) – combattimento (dicussione/litigio) dei due origini
III — IX — (Gemelli – Sagittario) – esistenza contemporanea di due origini
IV — X — (Cancro – Capricorno) – discesa e uscita dall’oltretomba
V – XI – (Leone – Acquario) – ricerca dell’immortalità (in modo individuale o seguendo la strada del salvataggio mondiale)
VI — XII — (Vergine – Pesci) – racolta dei frutti del ciclo compiuto, fine del ciclo;
Secondo il Prof.Emelianov non c’è dubbio che l’astrologia come un sistema di concezioni completo nacque in Babilonia e Assiria, dopo l’alba della civiltà sumerca. Senza dubbio esiste anche il fatto che le radici dell’astrologia si trovano nella prospettiva sumerica, basata sulla corrispondenza tra i loro rituali mensili e il nome della costellazione di cui si osserva la sua levata eliaca durante il mese relativo. Il concetto della vita per i sumeri basandosi sulla conformità è unа credenza organica e interiore, legata alla loro religione e ideologia. Invece per gli eredi dei sumeri (i babilonesi) il concetto della vita e del mondo si trasforma in un postulato razionale basato sullo studio.
In conclusione c’è una citazione del Prof.Emelianov: “Noi vediamo che tra i nomi dei mesi nippuri e le costellazioni zodiacali esiste un legame semantico, nato molto probabilmente come risultato del passaggio dalle funzioni rituali del mese alla costellazione osservata durante lo stesso mese. Successivamente alcune caratteristiche dei mesi e delle costellazioni furono trasferite su zone dell’eclittica solare (i segni zodiacali). Tutto questo ha dato le basi per secoli in avanti per l’astrologia europea e quella dell’est”.
In generale le profezie basate sulle costellazioni zodiacali sono uguali a quelle collegate ai mesi e legate a un rito specifico che seguiva sempre lo stesso scenario e che era caratteristico per quei tempi. I ruoli principali dei protagonisti furono attribuiti ai corpi celesti come caratteristiche di base. All’inizio dello sviluppo dell’astrologia si usava la Luna, Venere e il Sole che occupavano un posto specifico durante ogni mese. Invece, successivamente, le stesse caratteristiche furono trasferite alle costellazioni sul percorso del Sole.
Grazie alle ricerche del Prof. Emelianov, siamo riusciti a risalire all’origine dello Zodiaco babilonese (il sacro Calendario di Nuppur con 12 mesi e 4 stagioni). Il ciclo del calendario legato alle stagioni e l’attività sociale еd economica dell’emisferа dell’ovest, è strettamente vincolato ai rituali sacri e i dei del panteone sumerico, nonché alle costellazioni che hanno la levata eliaca nel periodo relativo dell’anno. Si tratta di un legame completo, interconnessione comune e implementazione del primo principio della corrispondenza di Ermete: “Come sopra – così sotto, come sotto – così sopra.”
Il punto di partenza è messo sul movimento della Terra intorno al Sole, il ché definisce il ciclo annuale delle stagioni, mentre il movimento della Luna intorno alla Terra definisce i 12 mesi, uguale come numero alle lune nuove durante l’anno.
2000 anni a.C. i sumeri crearono il Calendario di Nippur con i 12 mesi. Il Calendario fu usato anche per fare delle prоfezie. Loro nominano le costellazioni con la levata eliacale all’inizio del mese secondo il suo significato. 1500 anni più tardi i babilonesi crearono lo Zodiaco Siderale per poter calcolare in modo più preciso le posizioni dei pianeti. I nomi dei segni in questo zodiaco sono uguali a quelli delle costellazioni zodiacali.
Contemporaneamente fu creato anche lo Zodiaco Tropicale legato direttamente ai punti solstiziali ed equinoziali del Sole e quindi legato anche al Calendario di Nippur, il prototipo dello Zodiaco Siderale e quello Tropicale.
Riferimenti
1. Rochberg, Franchesca. In the Path of the Moon: Babylonian Celestial Divination and Its Legacy. Brill. 2010. ISBN 978-90-04-18389-6.
2. Kollerstrom, Nicholas. Decoding the Antikythera mechanism
https://www.academia.edu/1901641/Decoding_the_Antikythera_Mechanism
3. Emelianov, Vladimir. Nippur calendar and the early history of zodiac. St. Petersburg Oriental Studies. 1999. ISBN 5-85803-112-9
4. Emelyanov, Vladimir. Ancient Sumer. – SPb .: “Petersburg Oriental Studies”, 2001.
5. Sarton, George. Hellenistic Science and Culture in the Last Three Centuries B.C. Courier Corporation, 1993, 978-04-86-27740-0